Nel 2025, la legge sul sovraindebitamento continua a rappresentare una soluzione fondamentale per privati e piccoli imprenditori che si trovano in una situazione finanziaria insostenibile. Grazie alle recenti modifiche normative, accedere alla cancellazione totale o parziale dei debiti è diventato più semplice, ma è necessario rispettare determinati requisiti e seguire correttamente l’iter previsto.
Chi può beneficiare della cancellazione del debito? Qual è il ruolo dell’OCC (Organismo di Composizione della Crisi)? E quali errori bisogna assolutamente evitare per non compromettere la procedura?
REQUISITI PER ACCEDERE
La legge sul sovraindebitamento è stata introdotta per aiutare chi non riesce più a far fronte ai propri debiti, ma non rientra nelle procedure fallimentari riservate alle imprese più grandi.
Chi può accedere?
Possono richiedere la cancellazione dei debiti: • privati cittadini che hanno accumulato debiti con banche, finanziarie, fisco o fornitori senza avere la possibilità di ripagarli; • lavoratori autonomi e professionisti che non sono soggetti alle procedure concorsuali (es. fallimento); • imprenditori individuali e aziende sotto una certa soglia (fatturato annuo inferiore a 200.000 euro e massimo 10 dipendenti); • ex soci di società di persone che rimangono indebitati dopo la chiusura dell’attività; • consumatori sovraindebitati, ossia chi ha accumulato debiti senza dolo o colpa grave e non può più sostenerli con il proprio reddito.
Quali debiti possono essere cancellati?
• Debiti bancari (mutui, prestiti, carte di credito). • Debiti fiscali e contributivi (Agenzia delle Entrate, INPS). • Bollette non pagate e debiti con fornitori. • Fideiussioni personali rilasciate a garanzia di un prestito.
Tuttavia, alcuni debiti non possono essere cancellati, come quelli derivanti da obblighi di mantenimento (es. alimenti per figli o ex coniuge) e sanzioni penali.
COME FUNZIONA IL RUOLO DELL’OCC?
L’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) è un ente indipendente riconosciuto dallo Stato che aiuta i debitori nella gestione della procedura di sovraindebitamento. Il suo compito è quello di:
1. Analizzare la situazione debitoria del soggetto richiedente. 2. Verificare se sussistono i requisiti per accedere alla cancellazione del debito o ad altre forme di esdebitazione. 3. Predisporre un piano di rientro o di liquidazione in accordo con il debitore e i creditori. 4. Supervisionare l’intero processo, garantendo che tutto si svolga nel rispetto della legge.
L’OCC svolge quindi un ruolo fondamentale: senza il suo intervento, non è possibile avviare la procedura di sovraindebitamento.
QUALI LE PROCEDURE PREVISTE?
A seconda della situazione del debitore, l’OCC può proporre diverse soluzioni:
1. Piano del consumatore
Riservato a chi ha accumulato debiti come privato cittadino (es. rate di finanziamenti, mutui, bollette non pagate). Se approvato dal giudice, permette di rinegoziare o ridurre il debito senza il consenso dei creditori.
2. Accordo con i creditori
Per professionisti e piccoli imprenditori. Consiste in una ristrutturazione del debito, con un piano di pagamento rateale e, in alcuni casi, una riduzione dell’importo dovuto.
3. Liquidazione del patrimonio
Se il debitore possiede beni (case, auto, conti correnti), questi possono essere venduti per ripagare i creditori. Una volta completata la liquidazione, il debitore viene liberato dai debiti rimanenti.
4. Esdebitazione del debitore incapiente
Introdotta con il nuovo Codice della Crisi d’Impresa, questa procedura consente ai soggetti senza reddito né beni di ottenere la cancellazione totale dei debiti, senza bisogno di pagare nulla.
ERRORI DA EVITARE PER NON COMPROMETTERE LA PROCEDURA
Sebbene la legge sul sovraindebitamento offra un’opportunità concreta per chi è in difficoltà, è importante evitare alcuni errori che potrebbero portare al rigetto della domanda o a complicazioni nella procedura.
1. Non fornire una documentazione completa
Uno degli errori più comuni è non presentare tutti i documenti richiesti, come estratti conto, buste paga, atti di proprietà e contratti di finanziamento. Se le informazioni fornite sono incomplete o inesatte, l’OCC e il giudice potrebbero bloccare la procedura.
2. Tentare di occultare beni o redditi
Alcuni debitori cercano di nascondere patrimoni o entrate per evitare che vengano usati per il rimborso. Questa pratica non solo è illecita, ma può portare alla revoca della cancellazione del debito e a conseguenze legali.
3. Non rispettare i pagamenti concordati
Se si ottiene una ristrutturazione del debito con rate ridotte, è fondamentale rispettare i termini stabiliti. Il mancato pagamento può comportare la decadenza dal beneficio e il ripristino del debito originario.
4. Affidarsi a consulenti non qualificati
Gestire una pratica di sovraindebitamento richiede competenze specifiche. È importante rivolgersi a professionisti esperti e riconosciuti, come gli Organismi di Composizione della Crisi accreditati o studi di consulenza specializzati.
5. Pensare di poter risolvere tutto da soli
Affrontare una situazione di sovraindebitamento senza supporto professionale può essere rischioso. Un consulente esperto può aiutare a individuare la strategia migliore, evitando errori e accelerando la pratica.
CONCLUSIONI
La legge sul sovraindebitamento offre una seconda possibilità a chi si trova in una condizione di difficoltà finanziaria. Tuttavia, è fondamentale rispettare i requisiti, affidarsi a esperti e seguire con attenzione l’iter burocratico per ottenere la cancellazione del debito o una soluzione sostenibile.
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